perennemente in viaggio

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perennemente in viaggio ...sempre in classe economica...

venerdì 18 maggio 2012

Il salotto buono, il sapere e la luce televisiva

33° episodio de "L'aiuto Becchino"




Avevamo preso possesso della casa. La prima notte fuori dal cimitero, paradossalmente, mi spaventava. Inoltre avevo una camera solo per me. Spoglia di ogni accessorio e con un arredo essenziale al limite della pura tristezza. Un piccolo armadio di legno laccato lucido nero,  una rete singola, una sedia con tavolino e uno scaffale che avrebbe dovuto ospitare libri e tutti quegli oggetti che segnano un'individuo, così come un adolescente, nel proprio percorso di vita. Ma i miei “totem” erano poco adatti all'esposizione, così lo scaffale rimase vuoto come gli altri circa dieci metri quadrati della stanza. Percepivo la mancanza di oggetti a me familiari come tutti gli ammennicoli,  arnesi e gingilli della attività principale di mio padre.

La notte la passai senza chiudere occhio fisso a guardare nella penombra quello scaffale deserto. La mattina seguente, durante la prima colazione, ne parlai con Bianca che approfittò della prima visita di un venditore di enciclopedie, per riempirla con sedici volumi della superillustrata enciclopedia “il Sapere”. 
Era il segno del nostro cambiamento. La nuova casa ci permetteva di ricevere anche le visite inattese come quelle dei venditori porta a porta, cosa che nella precedente abitazione sarebbe stato impensabile. 
La casa stava assumendo una fisionomia più standard e simile a tante altre. Il salotto “buono” era completo. Mancava solo l'ultimo importante elemento, il tocco finale: la televisione.
La vecchia televisione che avevamo precedentemente, non venne presa in considerazione per utilizzarla in una casa come questa. La televisione in questione necessitava di un trasformatore esterno grande quanto la televisione stessa e non era consona allo stile della nuova casa, di conseguenza fu abbandonata tra le nude mura della vecchia abitazione . Bianca decise di acquistare un nuovo apparecchio televisivo fidandosi dei consigli e dell'installazione di Marco.

Marco aveva una nuova opportunità di affacciarsi in casa nostra dopo la vicenda e le conseguenze del teatro. E nonostante le vivace proteste di Graziella, Bianca scelse lei per fare gli onori di casa e seguire Marco nell'istallazione della televisione. Graziella lo accolse con freddezza e palese indifferenza soffocando ogni sentimento di insofferenza nei suoi confronti. Marco effettuò ogni fase di messa in opera dell'apparecchio fino ad arrivare all'accensione finale dello strumento tanto agognato da tutti noi. 
Mentre Marco dava le istruzioni necessarie per la sintonizzazione dei canali (due) e gli accorgimenti per una buona visione, Graziella lo seguiva nervosamente. Ma quando lo schermo televisivo si accese irradiando di luce bluastra il volto di Marco in ginocchio davanti alla TV,  Graziella percepì un fremito che le permise di ammirare il profilo del volto di Marco disegnato da quella magica luce elettrica sotto una nuova prospettiva.

Graziella vide la sua luce e cambiò tutto.



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