__Memorie tratte da una vita di un cimitero. Nascita, infanzia e adolescenza all'interno di un singolare "condominio".
perennemente in viaggio
sabato 25 ottobre 2014
Il Seminterrato e l'unicità dei sentimenti familiari
Intervistatore:
-Alla luce della situazione venutasi a creare recentemente, in conseguenza agli sfortunati eventi accaduti. Come ritiene il suo futuro in questa precisa condizione?
Seminterrato:
-Tutto sommato, considero la mia situazione moderatamente serena e giusta. Ovviamente devo trascurare i guai fiscali-immobiliari in cui, in modo kafkiano sono entrato e stento ad uscirne. Per non parlare dello stato psico-fisico estremamente labile e preoccupante il quale mi rende debole persino dal punto economico. Ma... nel futuro mi vedo seduto comodo su una poltrona davanti ad un muro a leggere il quotidiano in santa pace.
Intervistatore:
-Street Journal! Ma non ha figli?
Seminterrato:
-Certo. Un maschio, una femmina acquisita e altri appendici vari...
Intervistatore:
-Cioè?
Seminterrato:
-Questo quesito mi offre la possibilità di esporre un mio personale dubbio che da tempo mi assilla. Nella nostra società è accettato, anzi è fortemente consigliato avere più figli e senza considerare i problemi economici che comportano, viene dato per scontato che il sentimento d'amore che nutriamo verso di loro sia infinito e per questo facilmente spalmabile su tanti figli contemporaneamente. Il rapporto è uno (genitore) per infinito (figli). La quantità e la qualità del sentimento rimarrà inalterata per ogni figlio che hai a "disposizione". Senza creare gelosie o altri sentimenti contrastanti tra loro.
Intervistatore:
-Ebbene, non capisco dove vuole arrivare.
Seminterrato:
-Semplice. Perchè questo rapporto non è accettato anche con il partner? Perchè non avere più partner contemporaneamente? Se affermiamo che l'essere umano è capace di amare in egual misura più figli perchè non più mogli o mariti?
Perchè alla fine puzziamo e marciamo da soli!
Che strazio la famiglia! E perchè avere più figli se abbiamo un solo partner.
Intervistatore:
-Grazie. Ora devo andare. Stia Bene mi raccomando.
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