perennemente in viaggio

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perennemente in viaggio ...sempre in classe economica...

giovedì 10 maggio 2012

Post riflessivo a posteriori n.3



Il consumismo può sembrare una cosa pagana, in realtà è l'ultimo rifugio dell'istinto religioso. E' possibile vedere congregazioni che si raduneranno ad adorare le lavatrici. Il fonte battesimale in cui la casalinga il lunedi mattina si immerge per ricever la benedizione del programma del lavaggio della lana...
Le persone hanno voglia di condividere, di celebrare, vogliono sentirsi unite. Quando andiamo a fare shooping partecipiamo a una cerimonia collettiva di affermazione...
Davanti ad un bancone, la maggiore occasione di confronto che la razza umana ha con l'esistenza, non c'erano ieri, non c'erano corsi e ricorsi storici ma soltanto un intenso presente commerciale.
"Regno a venire" di J.G Ballard

Perchè non è  possibile immaginare un cimitero al centro commerciale? Se il "non luogo" per eccellenza  è diventato la cattedrale e luogo di culto dei nostri giorni, allora potremmo proporre la ritualità della visita ai propri cari estinti, abbinandola tra un acquisto alimentare e l'altro.
Almeno lo show room di una impresa funebre, tra un Apple Store e un Oviesse, io lo vorrei vedere!
Così conforteremo Nobert Elias che scrisse:

Mai come al giorno d'oggi, gli uomini sono morti così silenziosamente e igienicamente, e mai sono stati così soli. I morti devono venire isolati, separati dai vivi. Ma anche questo fatto, come tutti gli altri, è dovuto ai mutamenti sociali, quindi alla rimozione dell'idea, del pensiero della morte, e alla repressione, al controllo e all'occultamento delle emozioni che caratterizza la nostra società, impegnata a "relegare dietro le quinte" tutto ciò che può turbare la nostra "sensibilità" odierna.


Vi ricordate il primo "Zombi" di George Romero?  Ambientato in un mega centro commerciale.



2 commenti:

  1. La spesa al supermercato come rito collettivo nei nuovi luoghi di culto va a pari merito del calcio negli stadi. Addio vecchie processioni, addio crocicchi di vecchietti con le ciane del paese, i giovani di oggi neanche parlano tra di loro presi come sono al laccio delle loro cuffiette. Ma se mi metti uno shopping center al cimitero, giuro che non ci vado più nemmeno il 4 di novembre!!!!

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  2. Oddio, un po' cadavere mi sento anch'io a ragionare sempre da sola su questo blog di fantasmi...

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