perennemente in viaggio

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perennemente in viaggio ...sempre in classe economica...

giovedì 26 aprile 2012

Post riflessivo a posteriori n. 2



La cosa più ingiusta della vita è come finisce. 
Voglio dire: la vita è dura e impiega la maggior parte del  nostro tempo...
Cosa ottieni alla fine? La morte. Che significa? Che cos'è la morte? Una specie di bonus per aver vissuto?
Credo che il ciclo vitale dovrebbe essere del tutto rovesciato.
Bisognerebbe iniziare morendo, così ci si leva il pensiero. Poi in un ospizio dal quale si viene buttati fuori perchè troppo giovani. Ti danno una gratifica e quindi cominci a lavorare per 40 anni, fino a che sarai sufficientemente giovane per goderti la pensione.
Seguono, feste, alcool, erba ed il liceo. Finalmente cominciano le elementari, diventi bambino, giochi e non hai responsabilità, diventi un neonato, ritorni nel ventre materno, passi i tuoi ultimi nove mesi galleggiando e finisci il tutto con un bell'orgasmo!

Woody Allen


Il problema sociale della morte è molto difficile da risolvere perchè i viventi hanno difficoltà a identificarsi coi morenti. La morte è un problema che riguarda i vivi.
La morte è uno dei più grandi pericoli bio-sociali che minacciano la vita umana. Così come altri aspetti dell'esistenza che appartengono alla vita animale, la morte, sia in quanto pensiero che in quanto processo, viene relegata in larga misura dietro le quinte della vita sociale nel corso del movimento che produce la civilizzazione.
La morale dell' homo clausus, dell'uomo che si sente solo, diventerà in fretta caduca se non rimuoveremo più la morte, ma l'accetteremo come parte integrante della vita.

Nobert Elias


Due posizioni discordanti?...

1 commento:

  1. Io dico solo che basta guardare la crisi del pianeta Terra da quando le popolazioni non sono più decimate da malattie, guerre e carestie. Riuscite a concepire un pianeta a numero chiuso?
    Neanche la proposta di W.Allen mi convince, finiremmo per essere saggi a 10 anni e non cambierebbe niente. Quindi mi sento più vicina a Elias, tutto ciò che è composto è destinato a scomporsi e in questo non siamo unici.

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