22° episodio de "L'Aiuto Becchino"
Si avvicinava la fine della scuola e l'inizio dell'estate e dentro di me cresceva il timore di non riuscire più a vedere Angela. Così pensai che la nostra rappresentazione teatrale nel cimitero, fosse un'occasione per ottenere maggiore prestigio ai suoi occhi e la possibilità di nuovi incontri. Le dissi quello che accadeva di sera nel mio giardino, nonostante il divieto assoluto posto da Marco e Remo. Infatti, il lavoro di promoteur di Bianca e Aurelia, era molto discreto e attento a selezionare chi potesse essere interessato e comprendere il senso intero dell'evento. E fino ad allora, avevano individuato ben sette persone tra i visitatori del giardino, che fossero idonei a condividere la buona novella.
"Stiamo organizzando un grande evento di cui ne parlerà tutto il paese, è una cosa mai vista e mai fatta. e la facciamo da me!"
Non sapevo se ero riuscito a incuriosire Angela a sufficienza, così continuai:
"Sai non a tutti sarà permesso di partecipare, ma potrei farti assistere alle prove se ti và. Io faccio di tutto, devo preparare bene le cose che servono, mettere a posto, aiutare Marco che è il regista e tante altre cose. Che dici?"
Angela non diceva niente. Allora per scuoterla le dissi:
"E' Salomè! Capisci?"
Non capiva, ma tentai la carta del fascino del proibito:
"E' una donna semi nuda che balla con dei veli trasparenti chiedendo la testa di Giovanni Battista. E Salomè la farà mia sorella Graziella! Perchè è brava a ballare sulla musica ed è molto bella".
Erano già due settimane che venivano fatti i preparativi e Remo non aveva ancora trovato il coraggio di parlarne con Don Spartaco per intercedere poi con l'Arciconfraternita affinchè venisse dato il permesso ufficiale. Marco era personalmente convinto della bontà dell'idea e non cedeva di un passo sul proposito di metterla in scena pubblicamente.
Giunti alla sesta prova, dove Gabriella aveva cucito quasi tutti i costumi, Andrea aveva finito gli accorgimenti tecnici, la nonna e mia madre erano addette al rifornimento di vino, Remo controllava in modo ossessionante che il cancello fosse ben chiuso continuando a scuotere la testa ad ogni ripresa delle prove e tutti noi coinvolti al massimo insieme ai simpatici attori del gruppo di Marco il quale dette il via alla scena madre, in cui Salomè, scendendo dalle scale della cappella centrale, accennava l'inizio della danza dei sette veli. Nel silenzio più solenne, qualcuno gridò:
"Toglieteli tutti! Nuda! Nuda! Nuda!"
"In ogni cimitero c'è una tomba che appartiene ai ghoul. Basta gironzolareun po' per trovarla, rigonfia e macchiata d'umidità, la lapide incrinata o spezzata, infestata dalla vegetazione o soffocata da una giungla di erbacce, e se si allunga la mano e la si tocca siviene soprafatti da un senso di abbandono. La lapideè più fredda delle altre e il nome inciso è spesso illegibile. Se c'è una statua, è decapitata, o così deturpata da funghi e licheni da sembrare a sua volta un grosso fungo- Se in un cimitero noti una tomba che sembra il bersaglio di vandali da strapazzo, quella è la Porta dei ghoul. E se quella tomba ti fa desiderare di essere in qualsiasi altro posto, quella è la Porta dei ghoul.
RispondiEliminaCe n'era una, ne cimitero di Bod.
Ce n'è una in ogni cimitero."
Il figlio del cimitero
di Neil Gaiman
Oscar Mondadori
consiglio a tutti questo divertente libro